Sempre più sovente dobbiamo indicare ai nostri clienti – o possibili clienti – quale versione di Joomla installiamo o se sia opportuno eseguire un aggiornamento a Joomla 3.1.
La scelta di utilizzare una versione di Joomla dipende essenzialemnte dalla politica intrapresa dal team di sviluppo con l’avvento della versione 1.6
Infatti, in occasione del rilascio di questa versione, si è impostato un percorso che prevede l’alternanza di versioni ad uso sviluppatori (test) con versioni per siti di produzione.
Le serie destinate ai test, cioè più che altro ad uso degli sviluppatori di componenti di terze parti o webmaster che desiderano conoscere in anticipo le varie funzioni, sono quelle caratterizzate dal numero “pieno” come ad esempio: 3.0.x – 4.0.x – 5.0.x
Le versioni destinate per la produzione, definite anche stabili, sono quelle il cui numero di versione ha nel suo interno il numero 5, come ad esempio 2.5.x – 3.5.x – 4.5.x
La sostanziale differenza tra questi due tipi di versione sta nel supporto, che per le serie di test è a breve termine (quindi, scaduto questo termine non saranno rilasciati aggiornamenti anche se vengono scoperte vulnerabilità) mentre per le versioni destinate a siti di produzione è a lungo termine.
Nell’immagine qui sotto potete vedere riassunte le varie versioni di Joomla e la durata del supporto: è evidente che la risposta alla domanda “quale versione di Joomla oggi deve essere installata” non può che essere, allo stato attuale, la versione 2.5.x
Da notare l’uscita della versione 3.1 – versione non prevista nel programma – che viene definita abbastanza stabile e utilizzata anche su siti di produzione.
Tuttavia noi, senza escluderla a priori, consigliamo comunque di attendere l’uscita della versione 3.5 piuttosto che installare la 3.1 in questo momento.
Per inciso, va anche segnalato che questa politica di supporto a lungo termine – che non è poi molto “lungo” – e il susseguirsi di varie serie di Joomla sta spiazzando – e indisponendo – vari sviluppatori di componenti perché li obbliga a rivedere, a riscrivere, ampie parti di codice.
Il risultato è che a volte componenti molto usati e apprezzati dagli utilizzatori finali sono abbandonati dai loro sviluppatori (teniamo presente che molti sviluppano i componenti gratuitamente), oltre al fatto che obbligano i proprietari di siti – in particolare se si tratta di siti ecommerce – a sostenere costi a volte notevoli per le varie migrazioni.
Concludiamo l’articolo segnalando che per i clienti residenti sui nostri server si offre un servizio di migrazione da una serie di Joomla all’altra a prezzi contenuti (vedere qui, se interessati)